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Comunque, io vengo da una famiglia “struggling”, cioè di quelle che si fanno il culo, in cui i figli riescono a laurearsi con grossi sacrifici dei genitori, di quelle senza raccomandazioni, che quando trovi lavoro non conosci nessun dirigente o amico di dirigente che porti avanti il tuo curriculum, quindi vieni assunto se sei bravo e se i raccomandati lasciano alcune posizioni disponibili, che quando compri una casa fai un bel mutuo ventennale o trentennale e incroci le dita sperando che tutto vada bene, che quando stai male ti rivolgi ad una struttura sanitaria pubblica e non una clinica, e quando scegli la scuola per i tuoi figli, scegli una scuola pubblica, e speri che funzioni.
Non mi lamento, in questi anni ho conosciuto donne vedove, ragazze madri, famiglie davvero disagiate. Non penso che queste persone continueranno a spendere solo perché glie lo dice il Silvio di turno.
Miei cari padroni, politici, industriali, ricconi, scendete per strada, vivete la vita, osservate la realtà, non siamo tutti veline con una sfilza di soldi ficcati nel culo da qualche calciatore arrapato…per fortuna.