martedì 14 giugno 2016

Un prima ed un dopo


Ci sono dei giorni che scorrono placidi come quando ti fai sciogliere il gelato in bocca, o come una cuscinata data per gioco. Sono i giorni che noi chiamiamo "come tutti i giorni", quelli normali, quelli della continuità e della sicurezza.
Poi ci sono quei giorni che io chiamo "i giorni che hanno un prima ed un dopo", ovvero quei giorni in cui la tua vita di prima è diversa dalla vita dopo, quei giorni che in qualche modo segnano il tuo cammino, in cui talvolta vorresti tornare al prima e fare qualcosa. Non sono i bei giorni dei lieti eventi, ma sono dei giorni spartiacque che ti fanno capire che il prima non tornerà e che il dopo sarà diverso e forse più difficile.

Venerdì scorso è stato uno di quei giorni. Ma io mi sforzo di pensare che tra le spine può sempre nascere un bel fiore.

lunedì 13 giugno 2016

Zanzarismi notturni

Eccola, la prima zanzara che nella notte viene a ronzarmi proprio in un orecchio. Ma poi perché proprio nell'orecchio? O non potrebbe ronzare che so, sulle braccia?
Smanacco nel buio, non la sento più, forse mi sveglierò con la solita sgommata di sangue sulla federa.
Passano pochi minuti, sto per riaddormentarmi, nel buio si sente una vocina che bisbiglia....è quella del Piccolo mi pare ...
...
"Babbo? oh Babbo? Ma la senti anche te questa moschina?"

mercoledì 8 giugno 2016

Professionalismo

Io: "...ho seguito un corso dove dicono di porre enfasi sulle proprio forze anziché evidenziare le debolezze. Sono abbastanza d'accordo, dovresti farlo anche tu."
Marito: "Non posso mica andare a giro gnudo"

martedì 7 giugno 2016

Fegatino di socera all'aria di primavera

Non s'era accorta che avevo chiuso la zanzariera della porta finestra. Non ciaveva proprio fatto caso. Era da noi ieri, la socera, e quando ha deciso di uscire in terrazza per aiutarci coi panni lo ha fatto con tanta energia da sfondare la zanzariera ed avvolgervisi attorno. M'è sembrata, davvero, quei fegatini che si fanno con la rete intorno, e con la luce primaverile che arrivava da fuori, era proprio un "fegatino di socera all'aria di primavera".
Lei poverina era mortificata, temeva di aver rotto qualcosa e non riusciva a liberarsi dall'infernale presa della zanzariera. Io d'altronde ero al telefono e comunque incerta se ridere o aiutarla. A gesti cercavo di rassicurarla che non era niente, che si poteva riparare tutto, ma quando alla fine mia suocera è riuscita ad uscire da quella ragnatela, quest'ultima era ormai ridotta ad un sorriso storto.
"Non ti preoccupare, si aggiusta, basta che non ti sei fatta niente", ed infatti è stato un attimo far rientrare la rete nelle guide e ripristinare la porta finestra. A dispetto delle zanzare, che forse anche loro, ammaliate dallo spettacolo, si saranno chieste se fosse il caso di entrare in casa o meno.

lunedì 6 giugno 2016

Un lunedì mattina pieno di spinte positive

Scendo le scale, sto portando il Piccolo a scuola. Lui si ferma, mi scruta con aria di commiserazione, e poi sentenzia: "Mamma, bisogna che un giorno ti dica io come vestirti"
"Figlio, scarica le tue aspirazioni di abbigliamento e acconciatura sulla tua futura fidanzata, che io mi vado bene così"

Pensare che ha appena 10 anni!