giovedì 15 giugno 2017

Vi siete mai accorti che...

... se qualcuno inizia un discorso con "Non per essere razzista..." continua poi esprimendo un concetto esageratamente razzista?

martedì 13 giugno 2017

Hai le gambe mal depilate?

Muovile spesso, nessuno se ne accorgerà.

(senza contare che contemporaneamente brucerai molte calorie)

venerdì 9 giugno 2017

Arriva l'estate: e adesso vai con i sensi di colpa!

La scuola sta finendo. Evviva UAU festa IEPPA!!!

...

Inutile, questo evento è sempre accompagnato dai sensi di colpa dei genitori, ma soprattutto dai sensi di colpa della mamma perchè è la mamma in questa società catto-borghese ad ereditare tutti i sensi di colpa della struttura familiare.
Non è facile cambiare alla radice, ma supponiamo pure che siano entrambi i genitori a vivere questi sensi di colpa.
E torniamo all'evento: fine della scuola.
Fine della scuola = ore e ore libere senza frequenza delle lezioni né compiti a casa = estate = sole belle giornate voglia di stare all'area aperta = il dilemma di dove mollare i figlioli cercando di fargli passare un'estate decente senza troppi sensi di colpa.
Allora vi avverto cari genitori: non ci riuscirete mai, e con questa consapevolezza cercate di stare tranquilli. Trovo inoltre inutile ricorrere ad articoli risolutivi che sui giornali cercano di catturare la vostra attenzione con trovate geniali, che poi si dimostrano solamente dei miscugli infernali di ricette già note. Un po' come le nuove diete che escono ad inzio stagione, ognuna con i suoi propositi miracolosi e le sue promesse.
Quindi quali alternative abbiamo:

  1. segnare i figlioli al campo estivo
  2. ricorrere nuovamente a quei disgraziati dei nonni
  3. in concomitanza a quanto sopra fare orari assurdi al lavoro per cercare di uscire un po' prima 
  4. se più grandicelli lasciare i figlioli a casa con le istruzioni in attesa del nostro rientro (con inclusione del punto 3).
Spesso si ricorre a tutti i punti di cui sopra contemporanemante. Il punto 1 è economicamente oneroso, ma può essere anche valido a seconda della struttura cui si ricorre, comporta comunque lo svegliarsi presto portare i figlioli al campo, riprenderli spappolati, sentirsi in colpa se sono troppo spappolati o se sono troppo poco spappolati perché in questo caso non si sono divertiti, avere comunque speso, essersi dimenticati la crema solare, costringere comunque i figlioli a svolgere delle attività sebbene ludico ricreative e quindi a non essersi goduti le ferie dopo la scuola.
Punto 2 i nonni, santi nonni, benedetti nonni, ricorrendo ai nonni non si spende i figlioli la mattina dormono un po' di più però a volte si rompono i coglioni (a meno che i nonni non li portino al mare da altri bimbi) e soprattutto li ingolfano di cibo prelibato che tu non gli darai mai più. Ovvero sensi di colpa verso i nonni che si stancano abbestia e verso i figlioli iper-nutriti.
Punto 3 potresti pensare di entrare alle ore 5 del mattino ed uscire alle ore 13 senza pausa pranzo colle borse agli occhi i sensi di colpa verso il lavoro perchè nonostante tu abbia comunque lavorato un mucchio potrebbero farti il culo perchè non eri alla riunione delle 16 fissata dal tuo capo all'ultimo minuto. Inoltre i figlioli ti dicono "mamma perchè sei arrivata così tardi" mentre tu hai guidato a centoallora per arrivare in tempo portarli al mare e addormentarti sull'asciugamano in attesa del prossimo gavettone. Questa soluzione seppur percorribile è una soluzione del cazzo.
Punto 4 lasciare ogni tanto i figlioli a casa da soli con istruzioni per la colazione e talvolta per il pranzo, raccomandazioni sui compiti e sull'aspettare che qualcuno li porti fuori. Questo corrisponde ad essere precoccupati tutto il giorno che scoppi un rubinetto per inspiegabili motivi allaghi casa e che i figlioli siano constretti tutto il giorno a nuotare in camera loro ed altri eventi catastrofici ed improbabili. Inoltre nonostante tutte le tue raccomandazioni i figlioli faranno colazione lasceranno le tazze sul tavolo e dopo si metteranno TUTTO il giorno sul divano col cellulare a guardare video del cazzo a chattare con altri figlioli su un altro divano in un appartamento a pochi metri dal tuo. Tu tornerai a casa troverai sul tavolo le tazze del mattino il latte fuori dal frigo loro ancora in pigiama sul divano non si saranno lavati le intimità nemmeno i denti e sul divano ci sarà lo stampo del loro culo allora farai un urlaccio tremendo alzeranno lo sguardo e vedendoti parecchio incazzata capiranno che non è il caso e in un secondo si laveranno pure il culo con lo spazzolino ed il dentifricio alla menta andranno fuori in bici con quello dell'apparatemento a pochi metri torneranno lerci sudati "Mamma che bello essere in vacanza domani andiamo al mare?"
FINE, sensi di colpa a iosa, APPLAUSI 

mercoledì 7 giugno 2017

Giovani ricercatori chiacchierano in coda a mensa

Giovane Ricercatore 1: "Ma come si fa a progettare un framework multimediale in Phyton!!?? Assurdo! Ma ti rendi conto?"
Giovane Ricercatore 2: "In effetti Phyton..."

...

ma parla' di topa no eh?

giovedì 1 giugno 2017

La mia gita in Gorgona - secondo un undicenne

25/05/2017
Il 24 maggio mi sono alzato presto, ero assonnato ma allo stesso tempo eccitato per la gita in Gorgona con la mia classe.
Il viaggio di andata è durato circa un’ora ed appena siamo arrivati ho notato subito un’acqua splendente e un polpo bello grosso. La nostra guida di nome M. ci ha fatto vedere un vecchio muro romano per farci capire che l’isola era abitata, qualche minuto dopo siamo entrati nel paese dei pescatori, precisamente allo spaccio dove io e la mia classe abbiamo fatto un piccolo spuntino, lì vendevano la pizza fatta proprio dai carcerati e altri cibi fatti sempre da loro, l’isola di Gorgona è un carcere.
Poco dopo la guida ci ha fatto vedere cala Martina, molto bella per i miei gusti. Una volta visitata la cala ci siamo recati alla torre dell’orologio che funziona come la meridiana poi al bosco dove abbiamo visto carcerati che giravano per l’isola i quali sono quasi liberi, per andare nel carcere della Gorgona devi avere già fatto due terzi della tua pena e devi avere anche una buona condotta carceraria.
Poi ci siamo addentrati nel bosco dove c’era molto silenzio e calma, dopo qualche ora di cammino M. ci ha fatto vedere una pianta che c’è solo in questa isola, la pianta si trovava sopra uno strapiombo mozzafiato.
Poi siamo andati al cimitero dove la guida ci ha fatto leggere in particolare la lapide di Giovanni Citti con su scritto di porgere una preghiera a lui il quale defunto è il padre di L. Citti una signora di novanta anni la quale è l’unica persona che abita tutto l’anno in Gorgona e M. ci ha raccontato che quando si fa il viaggio di ritorno Lei apre la finestra e saluta.
Ma ora arriva il pezzo divertente della gita: una mezzora prima di sbarcare quasi tutta la classe ha fatto il bagno l’acqua era fredda ma ci si stava bene, poi siamo andati sugli scogli dove J. ha tentato di ributtare un polpo in mare ma è successo qualcosa di inaspettato: l’animale si è attaccato al braccio del mio amico e agitava la mano per cercare di liberarsi e urlava aiutoooo! Alla fine il polpo si è liberato dal braccio di J.
Al viaggio di ritorno si è salutato L. Citti. È stata davvero una bella esperienza!!!!

                                                                                               FINE!

                                                             CIAO!

Gorgona: un'esperienza dei sensi

E' stato come incontrare un uomo fascinoso e non riuscire a toglierselo dalla testa per giorni.
Gorgona.
La sensazione di essere in un'isola fantastica, dove il blu del mare fa a gara col verde della macchia mediterranea, dove si sente il silenzio, dove i gabbiani sono davvero uccelli liberi a difesa del nido e non schiavi della spazzatura umana, dove gli aromi di numerose piante endemiche ti inebriano e dove il tatto della roccia fresca ti fa venire i brividi.
Poi, la sensazione di essere in un bosco di montagna, il fresco, l'ombra, il piccolo cimitero, la storia delle poche famiglie che risiedavano qui.




Il lavoro degli uomini che scontano la loro libertà alle vigne, all'orto, accudendo animali domestici.


I viottoli del paese con i ciottoli del mare, l'assenza di macchine, la sensazione di essere sempre più in alto della realtà.
Infine il bagno nell'acqua cristallina, la spiaggia piccola e semideserta.


Ho sperato, ad un certo punto, che una libecciata ci trattenesse lì per qualche giorno.

Partendo, dal traghetto, abbiamo salutato la signora Citti che con la mano faceva ciao dalla finestra di casa sua. E' lei l'unica vera amante segreta ancora vivente dell'isola.