mercoledì 30 novembre 2016

Poesia triste scritta ieri sul treno

Scrollarmi di dosso
questa grande tristezza che mi invade da ieri.
Nessun cieco oggi sul treno per Roma.
Tutti irrimediabilmente
con gli occhi bene aperti per vedere
quello che vogliono farti vedere.
Meglio un cieco,
allora.

Vorrei vedere oltre.

giovedì 24 novembre 2016

L'Ingegnere ed i pidocchi

Lo trovate qui, sul numero della rivista dell'Ordine degli Ingegneri di Livorno, Pantheon Novembre 2016.

mercoledì 23 novembre 2016

Vorrei il tasto "undo" anche nella vita

Ieri sul treno c'era un signore cieco. Gli ho chiesto se aveva bisogno di aiuto, ha detto di no. Gli ho risposto "OK, arrivederci".

Arrivederci!!!

Mi sento una merda.

martedì 15 novembre 2016

Donne di tutto il mondo, unitevi!


Non posso evitare di associare questa bellissima cena dalla Spina al tema della plastificatrice. Dopo avere ascoltato il racconto dalla viva voce delle protagoniste, ciò riso due giorni. La situazione è la seguente: arriva la plastificatrice in ufficio, e va testata. C. e D. sono sovreccitate e decidono di provarla subito. Credo che se ci fossi stata io avrei fatto lo stesso ed avrei plastificato anche le zucchine ripiene. C. stoicamente decide di plastificare la propria Carta di Identità. Ottimo! D. si esalta, fa una risata, e decide di plastificare la Carta di Identità di suo marito. Perché proprio quella di suo marito? Non lo chiedereste se conosceste D. di persona. Comunque il marito di D. è l'uomo più preciso del mondo, più di Verdone nella parte di Furio Zoccano. Il marito di D. ha la Carta Identità nuova nuova, rinnovata da una settimana. Egli cede fiducioso il documento alla moglie che corre gioiosa alla plastificatrice. Durante l'atto eroico della plastificazione, entra il Dotto. Sappiate che quando parla il Dotto si aprono le acque tutti restano a bocca aperta e non possono che annuire. Il Dotto in perfetto livornese, osservando l'atto di plastificazione della Carta di Identità, sentenzia "Ma, un mi' sembra regolare".

Silenzio.
Gelo.

Risultato: le carte di identità da rifare da capo presso l'ufficio del Comune in quanto invalidate dalla plastificazione.

Ecco, non vi racconto altro, il capitolo "soffiarsi il naso con gli assorbenti in cotone della nonna" verrà trattato alla prossima cena.

lunedì 7 novembre 2016

Le piccole girevoli

Qui è pieno di porte girevoli. Non quelle belle grandi girevoli dove stai in due o tre, che ti sembra di stare sulle giostre. No, sono piccole girevoli, per una persona sola, attivabili con tessera badge appositamente abilitata. Io odio queste piccole girevoli.
Alla prima, mi sono avvicinata con sospetto, lentamente, ho passato il badge, ha fatto bip, e timorosa sono passata.
Alla seconda, sono andata più sicura, ma la girevole non ha ruotato del tutto. Allora ho continuato a passare il badge in preda a follia e rabbia, finalmente sono riuscita a passare, e voltandomi li ho visti, 12 grandi alti nordici in coda silenziosi e ammutoliti dai miei gesti frenetici.
Alla terza ho rischiato gravi lesioni; il mio corpo è passato quasi totalmente, ma il polpaccio destro è rimasto incastrato nello spazio-temporale prima della girevole, la porta si è furiosamente chiusa urlando BIP BIP assurdi, ma io non mi sono fatta niente, tiè. Ringrazio l'amica coreana che si è sinceramente preoccupata per me. Tutto ok!
Girevole vaffanculo.