martedì 15 novembre 2016

Donne di tutto il mondo, unitevi!


Non posso evitare di associare questa bellissima cena dalla Spina al tema della plastificatrice. Dopo avere ascoltato il racconto dalla viva voce delle protagoniste, ciò riso due giorni. La situazione è la seguente: arriva la plastificatrice in ufficio, e va testata. C. e D. sono sovreccitate e decidono di provarla subito. Credo che se ci fossi stata io avrei fatto lo stesso ed avrei plastificato anche le zucchine ripiene. C. stoicamente decide di plastificare la propria Carta di Identità. Ottimo! D. si esalta, fa una risata, e decide di plastificare la Carta di Identità di suo marito. Perché proprio quella di suo marito? Non lo chiedereste se conosceste D. di persona. Comunque il marito di D. è l'uomo più preciso del mondo, più di Verdone nella parte di Furio Zoccano. Il marito di D. ha la Carta Identità nuova nuova, rinnovata da una settimana. Egli cede fiducioso il documento alla moglie che corre gioiosa alla plastificatrice. Durante l'atto eroico della plastificazione, entra il Dotto. Sappiate che quando parla il Dotto si aprono le acque tutti restano a bocca aperta e non possono che annuire. Il Dotto in perfetto livornese, osservando l'atto di plastificazione della Carta di Identità, sentenzia "Ma, un mi' sembra regolare".

Silenzio.
Gelo.

Risultato: le carte di identità da rifare da capo presso l'ufficio del Comune in quanto invalidate dalla plastificazione.

Ecco, non vi racconto altro, il capitolo "soffiarsi il naso con gli assorbenti in cotone della nonna" verrà trattato alla prossima cena.

3 commenti:

Spartacus ha detto...

All'inizio del post ho provato un brivido, pensando che la plastificatrice a cui ti riferivi fosse una moderna seguace della saponificatrice, quella di Correggio.
Comunque, non per darmi del dotto, però sapevo anch'io che i documenti non si possono plastificare, anche se non ho mai capito il perché. D'altra parte adesso la carta di identità è disponibile anche di plastica, quella cosiddetta elettronica, per intenderci.
P.S
Oggi ho avuto il piacere di incontrare una delle ragazze della foto qui a Roma, anche se lei non lo sa.

Anonimo ha detto...

L'accostamento tra la foto la locandina del vernacoliere è piuttosto esilarante :)

Verosimile ha detto...

La saponificatrice? Si potrebbe provare!
Per l'accostamento tra foto e locandina, l'effetto non è stato cercato, ma non è male.