Non s'era accorta che avevo chiuso la zanzariera della porta finestra. Non ciaveva proprio fatto caso. Era da noi ieri, la socera, e quando ha deciso di uscire in terrazza per aiutarci coi panni lo ha fatto con tanta energia da sfondare la zanzariera ed avvolgervisi attorno. M'è sembrata, davvero, quei fegatini che si fanno con la rete intorno, e con la luce primaverile che arrivava da fuori, era proprio un "fegatino di socera all'aria di primavera".
Lei poverina era mortificata, temeva di aver rotto qualcosa e non riusciva a liberarsi dall'infernale presa della zanzariera. Io d'altronde ero al telefono e comunque incerta se ridere o aiutarla. A gesti cercavo di rassicurarla che non era niente, che si poteva riparare tutto, ma quando alla fine mia suocera è riuscita ad uscire da quella ragnatela, quest'ultima era ormai ridotta ad un sorriso storto.
"Non ti preoccupare, si aggiusta, basta che non ti sei fatta niente", ed infatti è stato un attimo far rientrare la rete nelle guide e ripristinare la porta finestra. A dispetto delle zanzare, che forse anche loro, ammaliate dallo spettacolo, si saranno chieste se fosse il caso di entrare in casa o meno.
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