venerdì 25 luglio 2008

Metti un serpente nel motore











In una serena mattinata trentina mio marito decide di controllare il livello dell’olio, visto che la sera precedente si era accesa la relativa spia arancione. Noi ancora in pigiama a fare colazione nella piccola cucina in legno. Rientra con la faccia bianca e gli occhi di fuori esclamando “C’è un serpente nel motore!”. “Ma non era una tigre?” rispondo io.
In effetti un serpente lungo sicuramente più di un metro se ne stava serenamente arrotolato sopra il motore dell’auto, guardandoci come usurpatori della sua intimità. Arrivano i pompieri, con tubi e sacchi di juta; uno di loro, caratterizzato da una certa somiglianza con Ricky Memphis e Silvio Muccino, ci suggerisce di chiamare Lo Sterminatore. Ed ecco un Panariello di montagna, ma più giovane, più magro, più abbronzato, in tuta da lavoro e con l’orecchino. A quel punto inizio a sospettare di essere vittima di una Candid Camera e cerco le telecamere tra gli alberi. Lo Sterminatore, specializzato in scacciare vipere e bisce dagli appartamenti, ci impiega quattro ore, litri di canfora, una visita in officina, qualche spruzzata di vaporella, 80 Euro e le pinze per liberarci dal nostro ospite color smeraldo.
Adesso la nostra auto odora di cappotto vecchio e mio marito controlla ogni mattina che qualche strano animale non l’abbia scelta di nuovo come appartamento personale.
Forse un giorno ci troveremo la tradizionale tigre.

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