In questi giorni mi sento un equilibrista. Un trapezista.
Cerco di barcamenarmi, come al solito, tra casa e lavoro. Al tutto si è
aggiunta questa storia della certificazione; c’è qualcuno che muove la corda su
cui ballo, ma io non mollo. Ecco che mi concentro sulla mission e sulla vision.
Restare in piedi, tornare a casa.
Faccio grandi cose. Si nel mio piccolo, nella mia vita
quotidiana, faccio grandi cose. E sono consapevole che un panificio, pur
restando a bocca aperta per il mio salto sulla fune, non avrebbe certo bisogno
di me per la cottura del suo pane.
Mangio molta frutta, bevo molta acqua.
Il grande mi ha detto “Mamma, sei la mamma più bella del
mondo”. Questo mi basta.