Quanta acqua
abbiamo?
Intanto,
cominciamo a vedere il nostro pianeta come un sistema chiuso, una grande
astronave in cui tutto si rigenera e niente si crea dal nulla. Nessuno arriverà
dal pianeta Astrusia a regalarci un po’ d’acqua fresca. Quindi quello che
abbiamo è quello che gira e rigira da millenni. Probabilmente bevo l’acqua che
ha pisciato Giulio Cesare prima di essere accoltellato, o che ha bagnato le
caravelle di Colombo in viaggio verso l’America. Proprio un paio di mesi fa
cercavo un libro sul ciclo dell’acqua per i bimbi. Ce ne sono a decine
bellissimi e colorati, ma io volevo una cosa vera. Va bene, l’acqua evapora dai
mari poi si condensa e piove in torrenti fiumi e laghi. Ma non è proprio così.
“Mamma dove va l’acqua che uso per lavarmi?”. O peggio “Dove finisce la mia
cacca quando tiro lo sciacquone?”. I bambini di oggi fanno domande del genere. Esiste
una rete fognaria che provvede al filtraggio dell’acqua ed alla sua rimessa in
circolo. Non è proprio come il viaggio della simpatica gocciolina dei libri per
i piccoli. Se viene difficile spiegare dove sia finita la pipì di Giulio
Cesare, almeno parliamo dell’acqua delle nostre case, delle nostre città, di
come viene trattata e della fine che fa.
Sappiatelo, di
tutta l’acqua che c’è in giro solo il 3% è acqua dolce, e di questa solo una
minima percentuale è potabile.
Nessun commento:
Posta un commento