giovedì 30 aprile 2009

Cane

Come un cane. Lo compri, lo nutri, gli dai un posto per dormire. Lui obbedisce. Su la zampa, e lui tira su la zampa. A cuccia, e lui a cuccia. Prendi la palla, e lui corre a prendere la palla. Zitto, abbaia, prendi il guinzaglio che usciamo, ecco un biscotto sei stato bravo. Il cane felice scodinzola al padrone e lo accoglie con affetto, quando lo vede arrivare, ha molta fiducia in lui, si prende anche qualche colpo di guinzaglio a volte, abbassa le orecchie e accetta il castigo.
Adesso però basta cane, non mi servi più, vado in ferie in America, ti abbandono su questa strada provinciale, qualcuno di adotterà, o forse sarai investito da un’automobile in folle corsa, non importa.

Mio caro padrone, vorrei tanto morderti per trasmetterti questa mia RABBIA.

4 commenti:

Spartacus ha detto...

Se potessi, dissotterrerei il mio osso migliore e te lo regalerei scodinzolando, mia cara Vero.

Grazie, e buon primo Maggio a te e a tutti i frequentatori di questo tuo blog.

Verosimile ha detto...

Grazie a te Spartacus. W il primo maggio, W i lavoratori!

spina ha detto...

I cani che descrivi tu esistono solo nelle favole. Il mio se lo chiami non ti risponde a meno che non gli interessi, se gli butti la palla la prende e non te la restituisce piu' (come i calzini, le solette delle scarpe, gli stivali .... ), i biscotti devi darglieli per farti ridare quello che ha rubato. Per non parlare di quando apre la porta scorrevole del bagno e interrompe la tua intimita'.

Amo comunque il mio cane. abbandonare gli animali e' un crimine e come tale dovrebbe essere punito

Verosimile ha detto...

Bisognerebbe anche noi imparare dal tuo cane. Primo tra tutti, mordere gli stivali estivi!