lunedì 29 marzo 2010

Mugugno

« Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un Italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero, perché lì è nata la nostra costituzione. »
(Piero Calamandrei, Discorso ai giovani sulla Costituzione nata dalla Resistenza. Milano, 26 gennaio 1955)


Sono un po’ stufa di chi si lamenta.
Ieri siamo andati a votare. Quando ci si avvicina al voto aumentano le lamentele. Molti ti dicono che si sono sforzati parecchio per andare a votare, che ultimamente non hanno più votato, o che probabilmente quella è l’ultima volta.
Non votare non è una forma di protesta. Non votare è solo una forma di pigrizia, di egoismo, di sindrome dello struzzo.
Adesso va anche di moda dire “stiamo pensando di trasferirci all’estero, in Italia non c’è speranza, i nostri figli non hanno futuro”. Questo è vero. L’Italia è un paese di raccomandati dove possedere un titolo di studio o avere delle capacità ed una vera professionalità non fa nessuna differenza. Basta essere raccomandati, condizione sufficiente e spesso anche necessaria, per avere un posto di lavoro nel pubblico, nel privato, nella grande, piccola e media impresa. Se trovi l’aggancio giusto fai pure carriera. Poi ci si stupisce se le cose vanno male. A cosa serve una laurea? Soddisfazione personale, cultura personale, voglia di conoscere e capire. Che noia, mi vengo a noia da sola. Quando mi sono laureata io erano vacche grasse, i raccomandati lasciavano qualche briciola e se avevi il titolo e le capacità riuscivi a trovare un lavoro dignitoso. Adesso a parità di facoltà vedo giovani brillanti arrancare tra un posto a tempo determinato e l’altro. Che schifo.

Poi arriva uno e ti dice che sta pensando di trasferirsi all’estero. Di solito queste sono persone che non si sono mai mosse di più di 20km da casa, non hanno mai vissuto lontani dall’ala protettrice della famiglia di origine e pensano che sia tutto come in vacanza. In Spagna fa caldo, andiamo là a noi piace il caldo. In Svezia i mezzi pubblici sono puntuali, andiamo là che non sopporto aspettare. In Inghilterra si parla inglese, andiamo là per diventare internazionali. E si divertono con questi trasferimenti virtuali, pensando poi di andarsene e trovare tutto pronto. Bravi! Tanto poi non si smuoveranno mai.
Non si potrebbe metterci in gioco per primi e fare qualcosa per cambiare questa società di dinosauri destinati all’estinzione, con le loro merde enormi e putride, farci sentire, manifestare la nostra volontà ed essere cittadini onesti responsabili civili militanti.
Basta, mi sono stancata.
Il mugugno lasciamolo ai genovesi, che ci pagavano pure una tassa secoli fa.

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