giovedì 14 gennaio 2010

La mano di Dio



Stamani mi sono messa un reggiseno nuovo e molto bello. Ormai un reggiseno puo’ costare quanto un cappotto, ma si puo’ anche trovare qualcosa attorno ai 15 euro, che mi sembra gia’ uno sproposito per un pezzettino di stoffa. Se nessuno ti da’ una mano, puoi perdere un pomeriggio nella scelta: ci sono i reggiseni a triangolo, i cosiddetti primi reggiseni che fasciano tipo cannottiera, quelli col ferretto, a balconcino, il famoso push up, quelli per l’attivita’ sportiva.
Comunque devo avere sbagliato qualcosa; il ricircolo di aria all’interno del mio nuovo reggiseno e’ superiore a quello provocato da una libecciata, quindi evidentemente ho sbagliato la coppa. Ho scoperto oggi come si calcola: bisogna misurare la circonferenza del seno (ovvero quella presa ad altezza seno in posizione rilassata con le braccia lungo il corpo) in cm, toglierci quella del torace in cm ed aggiungerci 12,5cm. Una cosa da ingegneri. Pensavo esistessero delle coppe standard, tipo dei bicchieri, da posare sulle puppe per la misura. A me andrebbe bene la coppa Barbie, nel senso che le mie starebbero nel bicchierino della Barbie. A meno che ovviamente non decidessi di usare il nuovo articolo in arrivo dall’oriente: “La mano di Dio”. Trattasi di reggiseno gonfiabile e sgonfiabile a seconda dell’occasione. Quindi lo gonfi al massimo per un appuntamento galante, lo sgonfi per una riunione con le maestre. Se poi una maestra ti incontra per caso mentre sei ad una cena galante, voglio vedere come le spieghi la differenza. Ancora peggio se il tipo dell’appuntamento galante ti incontra dalle maestre. Sono andata anche a vedere il filmato pubblicitario di questo portento tecnologico; dura piu’ di 4 minuti ed e’ completamente in cinese. Tende a sottolineare l’aspetto ingegneristico, con diagrammi di forza, misure del peso del reggiseno, ed effetti sul seno. In questo i cinesi sono davvero forti. Un po’ meno nell’arte del sedurre: queste modelle in bilico tra il sensuale e l’imbarazzato sono davvero ridicole.
Ho anche imparato un po’ di cinese: non fanno altro che ripetere “sci ah” che vuol dire “Boia che puppe grosse”.

2 commenti:

Ale ha detto...

Venendo da Prato non posso che confermare che hai imparato benissimo il cinese!Ma forse i cinesi di qui di puppe grosse non ne hanno mai sentito parlare...fanno dei reggiseni (a 2 euro) che non mi entrano nemmeno su un braccio...fai te...

Verosimile ha detto...

Potresti manadarmeli, a me stanno di sicuro!