lunedì 18 gennaio 2010

Vero e lo scarafaggio



Siamo ancora alle prese con gli scatoloni. Il trasloco e’ come il Carnevale, che ti lascia coriandoli in casa per mesi. Invece dei coriandoli noi abbiamo gli scatoloni. Alcuni sono stati ospitati in campagna per un po’ prima di tornare da noi. Ieri aprivo proprio uno di questi e stavo per estrarre una tovaglia con le olive, quando un’oliva si e’ mossa “Cazzo che tovaglia avanti!”. Era uno scarafaggio di tre centimetri e mezzo che ha cominciato a correre con le sue zampette ticchettando sul cartone ondulato. Ho volato tutto sul terrazzo ed ho aspettato che lo scarafaggio si suicidasse gettandosi dal terzo piano. Invece e’ rimasto li’, ad aspettare. Pensando che forse l’avrei portato presto fuori al guinzaglio per pisciare.

4 commenti:

giorgio ha detto...

Ti ho trovato per caso ma a volte il caso è benevolo. Mi piace molto la tua ironia tutta toscana. Ti linkerò perchè sei un ottimo antidepressivo.
Complimenti e tanti cari auguri per la tua vita.
Giorgio

Verosimile ha detto...

Grazie davvero! Meglio antidepressivo che lassativo.

Spartacus ha detto...

L'anti-anti
"Egli capì che la sua vista le era intollerabile, che sarebbe stato sempre così anche in futuro, che la ragazza, anzi, doveva fare un grande sforzo per non fuggire alla vista delle parti rimaste fuori dal divano.

Povero Gregor Samsa... Coraggio, fra un pò sarai la razza dominante, e allora sarai tu a gettarci di sotto!

Verosimile ha detto...

Una volta avevo un ragno in casa e l'ho lasciato li', a tessere la sua ragnatela. Poco giorni dopo sono nati tanti simpatici ragnetti. Per questo ho traslocato. :-)