mercoledì 2 ottobre 2013

Nostalgia

Un tempo c'erano i documentari con i documentaristi appostati in una trincea naturale; da lontano con uno zoom paragonabile ad una proboscide di elefante scrutavano leoni e fiere. Sottovoce ti spiegavano che non potevano interferire con la natura, non potevano cambiarne il corso, e se una iena spelacchiata si portava via un cucciolo di macaco si doveva stare lì a soffrire, ma non si poteva intervenire.

Adesso porca puttana ci sono questi eroi moderni che prendono i serpenti mocassino gli aprono la bocca ti fanno vedere i denti ed il veleno, poi li ributtano nella tana e ti dicono che non devi farlo perché è pericoloso. Nel frattempo scorgono un armadillo che si nasconde in una tana grande come un buco di culo di dinosauro, ci si infilano dentro lo prendono per la coda ti mostrano la corazza e lo lasciano di nuovo.

Nel frattempo non hai capito un cazzo di come vive un serpente mocassino o di cosa mangia l'armadillo, ma credi di dover pensare che quel tipo, si, quel tipo, è veramente cool.

Basta voglio tornare ai documentaristi anonimi!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ora dico una cattiveria:
l'unica soddisfazione è che ogni tanto uno di questi tipi cool (o, meglio, cul) ci tira il calzino perché lo morde un serpentone assassino oppure lo sbrana un coccodrillone del nilo.
Toh.
L'ho detta.
Ciao
Damigiana

Verosimile ha detto...

Evviva la cattiveria.

E se proprio non gli auguro di tirare il calzino, magari un'addentata ai coglioni; ma senza veleno eh!