Esco presto dal lavoro, vado dal pediatra per una ricetta per il piccolo che non si sente benissimo, arrivo a casa dei nonni. Il grande è convinto di andare al mare. "Ma come facciamo? Tato non può venire."
Il grande inizia a piangere deluso "E allora perché sei venuta presto? E quando ci vado io al mare?"
"Allora facciamo così, andiamo tutti al mare io e tato ci prendiamo un gelato al bar mentre tu fai il bagno, poi torniamo a casa"
"UAAAAA" Stavolta è il piccolo che piange "NOOOO se andiamo al mare anche io in costume!"
Vorrei piangere io. Sono felice di avere due figli così accomodanti! Sbotto:
"Non posso certo dividermi in due, a meno che non mi cloni...allora porto il grande al mare stiamo un'ora torniamo e andiamo tutti al parco, ok? Se poi qualcuno può tenerti al mare ci resti."
Se non posso clonarmi io, cloniamo il tempo. I bimbi fanno una faccia non convintissima, ma di accettazione.
Bene, iniziano le corse, parcheggio mare tuffi nuoto doccia asciug aut cas eccociiiiii!!!!! OPS il piccolo si è addormentato. Sprofondo nel divano dei miei, ciabatto di nuovo fino alla macchina con il piccolo in collo ed il grande che mi segue. Nel frattempo il piccolo si sveglia, arriviamo a casa nostra, apro la porta DRIIIN
"Pronto?"
"Buongiorno sono Andrea Conte" e chiccazzo è Andrea Conte penso io, e lui continua "lei è il signor Davide?"
"Le sembra che io abbia la voce del signore Davide?"
"Allora è la moglie?"
"Però, che intuito"
"Sono di Tele Tu..."
Ecco ci mancavano quelli di TeleTu. CariquellidiTeletuaveterottoicoglionimichiamatetuttiigiornicomefaccioafarvicapirechenonvogliocambiareoperatore?
"Senta non so come abbiate fatto ad avere il mio numero visto che non sono neanche sull'elenco"
"Abbiamo una fantastica offerta per lei" voci che si sovrappongono e non si ascoltano, cominciamo a parlarci l'uno sull'altra.
"Ma a noi non interessa buona giornata". E butto giù.
Oggi mi aveva anche chiamato Cristian di Sky addirittura sul cellulare. Ma noi guardiamo poca TV.
La sera ho appena la forza di parlare, ma una cosa la voglio capire ed interrogo marito.
"Voglio mettere il nostro numero sul registro delle opposizioni."
"Non possiamo perché non siamo sull'elenco telefonico" risponde marito.
"Allora mettiamoci sull'elenco e poi registriamoci sul registro delle opposizioni".
7 commenti:
non te la consiglio la clonazione.
i problemi non sarebbero divisi, ma quadruplicati.
inoltre i vari teletu e sky avrebbero più possibilità di rompere i c....emh, di fare il loro lavoro, visto che avrebbero due Vero a loro disposizione.
Veramente pensavo che l'altra me potesse rispondere al telefono e lasciarmi in pace
Potrebbe anche farlo, ma non saprebbe cosa rispondere
Allora sarebbe perfetta!
non credo...in quanto te lo dovrebbe chiedere ogni volta a te cosa rispondere
Io sono sull'elenco e sono iscritto al registro delle opposizioni, eppure mi chiamano lo stesso.
Di solito uso una tecnica perfida: siccome so che chi è all'altro capo del telefono, parlando con voce aggressiva e sbrigativa, viene in parte pagato in percentuale al numero di chiamate giornaliere che si risolvono con un contratto, cerco di trattenerli al telefono il più che posso, anche per mezz'ora o più, fingendomi interessato alle offerte, per poi concludere che non mi interessa e riattaccare.
E' un ottimo deterrente, perché poi si passano la voce e non mi richiamano più.
Accade anche però che chi mi chiama abbia una voce giovane, gentile, rispettosa, anche un po' imbarazzata e allora penso che al suo posto potrebbe esserci mio figlio o mia figlia, con un diploma o una laurea in tasca, imbevuta di sogni e di speranze. Altre volte ha la voce di una mia vecchia amata zia, rimasta vedova da giovane con un figlio a carico e mai risposatasi. Allora cerco di tagliare corto, magari sgarbatamente, riattacco prima che posso, e il senso di rimorso mi accompagna per tutta la serata.
Mi hanno spiegato che se sei nel registro delle opposizioni puoi esordire con "Questo numero è nel registro delle opposizioni e non potete chiamarlo". Sono soddisfazioni. E soprattutto ti evita sia di essere sgarbato che di avere sensi di colpa. Anche se ovviamente non risolve il problema della disoccupazione giovanile.
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