venerdì 16 aprile 2010

Lo scaldapotte



“Trattasi di giovane virgulto dalla parlantina sciolta, dotato di rara sensibilità e capacità d’ascolto che, sistematicamente, diventa il miglior amico delle Fie che si vor trombà, dando luogo al fenomeno di tener in caldo la potta in questione per gli amici e conoscenti che ne approfittano esibendo ben altre doti di seduzione o capacità amatoria” Un amico scaldapotte

Ti si avvicina con occhio comprensivo, soprattutto nei momenti in cui appai triste, preoccupata, sola. Difficilmente lo fa in pubblico, approfitta di momenti o situazioni solitarie, ad esempio una cena tra amici in cui per un attimo resti isolata in un angolo del divano. Parte con domande generiche: come va? Ti diverti? Cosa stai facendo? E poi si sa, le donne parlano, adorano parlare. E loro, gli scaldapotte, ascoltano, annuiscono, consigliano. Alcuni sono sinceri, la loro indole è davvero comprensiva e portata all’ascolto. Alcuni sono falsi, ti approcciano con frasi banali e scontate, del tipo che se ti vedono in libreria che stai comprando un romanzo esclamano “Ah, capisco che ti piace legger romanzi!”. Cazzo che intuito. Questi individui, facilmente smascherabili, cercano comunque di approfittare dei momenti di scoramento femminile per trarne vantaggi solitamente sessuali. Mentre i primi, sinceri e genuini, si prestano ad amicizie profonde e duratore. Purtroppo spesso si verifica la situazione in cui lui è innamorato, lei lo vede solo come amico, o viceversa. Non si pensi comunque che gli uomini con diverse capacità seduttive, i play boy, abbiano una maggiore probabilità di successi. E’ solo che si vantano di ogni singola conquista in modo smisurato tacendo invece sui numerosi fallimenti, mentre lo scaldapotte, di animo sensibile, si tiene generalmente per se’ la sensazione di un amore acquisito ed, al contrario del “conquistadores”, si psico-analizza ed interroga gli amici per comprendere i motivi di un eventuale rifiuto da parte dell’oggetto dei suoi sentimenti.
Categoria a mio avviso assolutamente singolare è invece lo scaldapotte segaiolo, che passa attraverso la riflessione per arrivare all’eccesso dell’interrogarsi sulle ali dei moscerini; si fa le seghe mentali appunto. Finisce che poi, a furia di seghe mentali, difficilmente troverà una compagna e finirà per farsele per davvero, le seghe, e non solo mentali.

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