mercoledì 16 marzo 2016

Giornataccia


Via Po ore 16,34. Per sicurezza chiedo dove è la stazione della metro: occhi sbarrati dei passanti "Ma è lontana!". Non mollo, percorro a corsetta 1,8 Km come da cartina sopa riportata, arrivo alla metro "mézza" ovvero sudata, i pantaloni appiccicati alle gambe, gocce di sudore lungo la schiena. Prendo la metro alle 16,54. Il treno parte alle 16,57. Non ce la farò mai.Infatti no, non ce la faccio.
Che palle!
Mezz'ora di coda per cambiare biglietto, e spostare alle 18,27. Mi fanno male i piedi. Puzzo.
Ecco ora sono qui ferma sul treno con un ritardo di almeno mezz'ora. No via. Prendo a morsi la poltroncina.

E non dimentichiamoci che all'andata il treno aveva saltato per dimenticanza la stazione di Grosseto, era tornato indietro, ripartito, per un totale di più di 50 minuti di ritardo.
No via!

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