venerdì 2 marzo 2012

Liberi di scegliere (fino alla fine)


Rimasi sorpresa, qualche mese fa, alla notizia del suicidio di Lucio Magri. Posso sforzarmi di capire il momento di disperazione che spinge a cercare la morte, ma non sapevo esistessero in Svizzera delle organizzazioni che formalizzassero una decisione simile, presa quindi con lucidità, oltre il dolore o la depressione di un periodo difficile. Eppure, parlando, scoprii che esistono persone a cui in effetti piacerebbe decidere anche quel momento, dove, quando e come morire, evitando di attaccarsi istintivamente a qualsiasi spiraglio di vita, evitando di lasciarsi cogliere di sorpresa dalla falce nera.
Ecco, quando ci fu il caso Englaro, qualcuno ebbe il coraggio di dire che Eluana poteva ancora avere dei figli; si certo, se qualcuno l'avesse violentata da inerme, nel suo letto. Qui, nessun clamore.
Guardando la foto di Lucio Magri sul giornale pensai "Che bell'uomo". E poi che quella canzonetta di dieci anni fa, "Suicidio Travel" di Bobo Rondelli, non era solo una canzonetta.

4 commenti:

Henry Every ha detto...

Se nessuno decide di nascere è giusto che ognuno decida di morire

Verosimile ha detto...

Si certo, anche se personalmente mi preoccupo di più dicome vivere.

spina ha detto...

Come scrisse bukowski spero sol odi farmi trovare viva dalla morte

Verosimile ha detto...

Tò lo diceva anche la mì nonna. Era diabetica e mentre mangiava la briosche sosteneva "La morte ci deve trovà vivi"