mercoledì 21 marzo 2012

Sorry

(Complimenti per il corretto uso del condizionale)

Lo so dovrei intervenire. Non so come. È più forte di me. Ci sono delle cose che davvero non riesco a trattenere. No no, non parlo di ruttare dopo pranzo o sbadigliare in pubblico. No.
Ci sono delle persone che per nessun motivo logico mi stanno sul cazzo. È solo per come si muovono, come parlano, come salutano, come si vestono, come ti guardano (odio le persone che ti guardano troppo senza dire niente, perchè in tutto quel tempo avranno pur pensato qualcosa di te e allora perchè non dirlo?), come instaurano relazioni con gli altri, come ti rispondono, come sorridono o come non sorridono.

Sorry, ma io non ti sopporto.

Cerco di essere gentile e di soffocare questa irrefrenabile ed ingiustificata antipatia, alla fine tu non mi hai fatto niente, davvero. Forse possiamo addirittura diventare amici. Allora ti chiedo qualcosa, così tanto per instaurare una conversazione. E tu mi dai quella risposta del cazzo. Ma come si fa?


Sorry, ma mi stai davvero sulle palle.

3 commenti:

Spartacus ha detto...

Io ho notato che, avanzando con l'età, il numero di persone che mi stanno antipatiche sale sempre di più. A volte mi stanno antipatiche senza nemmeno conoscerle di persona, semplicemente leggendo quello che scrivono, oppure per il ruolo che ricoprono. Altre mi stanno sul cazzo "de relato", come quel tipo a cui ti riferisci tu. Addirittura ci sono persone che mi stanno antipatiche solo per il nome che hanno.
Sicuramente sto andando verso una deriva misantropica: comincio a starmi francamente sulle palle anche io stesso.

Henry Every ha detto...

come disse il generale: "de gustibus non disputandum est"

Verosimile ha detto...

E' un circolo vizioso, le antipatie immotivate generano strani sensi di colpa. La storia dell'età e della frase in latino, si certo possono essere due buoni alibi.