venerdì 3 luglio 2009

Questione di culo

Penso che si chiamino brasiliane, quelle slip molto basse molto piccole da appoggiare sul culo. A differenza di tanga o perizoma, che andavano su su lungo la striscia tra le chiappe, queste si fermano prima a mostrare in taluni casi la cosiddetta “canala”. Che ritrova così la sua dignità. Non solo indice di lavoro manuale (solitamente erano camionisti o muratori o contadini che, nel continuo chinarsi proprio del lavoro fisico, ne mostravano le intime pelosità), ma anche miraggio di bellezza, sensualità e desiderio.
Fanno bene, le ragazzine, ad usare questi costumi minimali. Fanno bene, i ragazzini, a non curarsene almeno in apparenza, soverchiati da così tanta abbondanza di chiappe. Il tutto rientra nella normalità dei giochi da spiaggia, dei tuffi, dei balli di gruppo e delle partite a pallavolo nella rete.
Noi donne adulte, invece, ci concediamo ad un mini pareo legato attorno alla vita, portato basso sui fianchi, come indice di eleganza, o meglio indice di chiappe mosce. Ed aggiungiamo trucco orecchini collane e ciabatte col tacco. Impossibile fare il bagno, ovviamente. Al mare si sta impalate come in ufficio, simulando indifferenza, ma sotto sotto sudando come dei maiali (ma i maiali sudano così tanto?).

Ma vaffanculo, io preferisco tuffarmi dal trampolino!

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