giovedì 2 luglio 2009

L'esaminatore

“C’è qualcuno che deve fare la prova pratica di guida?”
Fa un caldo tremendo su quel piazzale soleggiato alle due e mezzo del pomeriggio, rispondo che devo farla io, forse mi sente appena, mentre sbuffa “ Se non avete voglia voi, figuriamoci io” e richiude la porta.
Dopo una decina di minuti la riapre, e raccoglie con arroganza me, una ragazza, e due ragazzi. Ha un fare sgarbato, sudato e stanco nel controllare i documenti, le omologazioni, nel suggerirci i numeri per compilare un foglio.
Ho avuto spesso a che fare con persone del genere all’Università. Scortesi, pieni di sé all’apparenza, dall’aria annoiata del solo fatto che tu sia lì a sostenere un esame. Spesso non erano neanche i più cattivi, e se superavi quella scorza dura, se reggevi lo scontro, pretendevano il giusto. Sempre con maleducazione, come se fosse quello lo scotto da pagare per passare l’esame, quella la prova; resistere con educazione a certi atteggiamenti.
Ce l’ha con gli immigrati, e confessa di aver denunciato un collega disonesto che riscuoteva soldi per rilasciare le patenti. Un razzista corretto, insomma.
Manda via i due ragazzi prima ancora di sostenere la prova, forse non avevano tutti i documenti, forse mancava l’accompagnatore in auto. Io e la ragazza iniziamo la guida: slalom, otto, passaggio stretto, frenata. Poi prova su strada. Entrambe promosse.
Adesso va meglio, adesso può andare a casa, sarà meno amaro, sarà più educato.
Fino a domani.

3 commenti:

spina ha detto...

Quello che conta e' che l'otto sia riuscito. Brava Vero e che lui si fotta!

nemo ha detto...

Chiedi alla Spina cosa ne pensa degli impiegati o funzionari scortesi.
L'ho dovuta trascinare fuori dalle poste dell'ipercoop con la bava alla bocca.
Comunque Brava, ma il sei lo sai fare?

Verosimile ha detto...

Non ho mai provato, ma penso che il piu' difficile sia il tre.