mercoledì 20 marzo 2013

Anche questa è fatta



...disse quello che ammazzò la moglie.
Ecco se dovessi riassumere l’ultimo mese, ne avrei di cose da dire. Parlo della mia città. Prima, il risultato delle elezioni ed il forte calo di ciò che resta della sinistra, almeno tra i giovani. Guardate questo, l’ho trovato molto bello e molto vero. E ciò che più mi ha colpito è stato l’abbraccio forte e vero tra quel signore con gli occhiali e quel giovane extra comunitario che lavora al mercato. Sono piccoli grandi gesti.
Poi la pioggia. Piove da un mese e l’Arno è gonfio di rabbia.
Il papa; non so quanto sia sentito nella mia città di mangiapreti, ma sono tutti a dire “Che bravo papa che papa sorridente semplice povero dura poco” e giocano a fare la Cassandra della situazione. A me non interessa molto del papa, visto che non sono credente, mi basta che faccia il suo e stia nel suo. Che pensi ai suoi credenti. Il resto non sta a me giudicare. Certo che per essere più simpatici di RaZZingher, almeno a livello espressivo, ci vole poco.
Infine l’acqua. A Livorno siamo rimasti 3 giorni senz'acqua  mercoledì giovedì e venerdì. Quindi senza scuole. Abbiamo fatto un po’ di scorta alle varie fontanelle disponibili, ed abbiamo usato quell'acqua in boccioni, secchi e catinelle per lavarci, scaricare il WC, sciacquare due piatti. Alla fine dei tre giorni avevo la lavatrice carica di panni da lavare, il cesto che straboccava di roba sudicia, i fornelli con una pila di piatti e padelle da rigovernare che l’Apprendista Stregone mi fa una sega, i capelli lezzi, e i bimbi felici a casa. E quello che ho pensato è stato quanto sia importante l’acqua, quanto siamo abituati male, quanta ne sprechiamo lasciando il rubinetto aperto mentre ci spazzoliamo i denti o ci facciamo la barba o ci laviamo i capelli. E che dovremmo rivedere assolutamente il nostro stile di vita e risparmiare questo bene prezioso.
C’è stato qualcuno che si è arrangiato con una doccia all'autolavaggio, una bella rinfrescata a pressione.
E c’è anche stato chi si è prodigato in critiche acerbe verso la compagnia municipalizzata dell’acqua e del gas; cari voi, è facile criticare in momenti di difficoltà e dare addosso all'amministrazione col discorso delle bollette troppo care, dei tubi vecchi, della manutenzione carente, dell’emergenza irrisolta. Gli operai sono stati quattro giorni nella melma, ed è andata bene che era melma, facendo il possibile e quasi non dormendo. Le critiche vanno fatte in momenti di serenità e non di affanno, dove non si fa altro che peggiorare lo stato d’animo già turbato delle persone.

Quindi adesso che l’acqua è tornata, vedete di non esagerare quando vi sciacquate il culo, e soprattutto la bocca.

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