Un soleggiato
giorno di festa. Anzi no, è il 25 Aprile, che ormai per noi è solo la giornata
delle scampagnate. La casa nel sole, circandata da prati verdi brillanti,
rilassa davvero. I bimbi giocano liberi. Si ferma un’auto e scendono due
signori anziani. Uno esclama “Si, ho vissuto qui, da giovane”. Si ricordano di
lui, è tornato altre volte. Scende l’altro, ha i capelli bianchi: “ Io qui ero
partigiano”. I bambini gli corrono incontro incuriositi. “Prego entri” lo
invita la padrona di casa. Si fa avanti, osserva tutto con attenzione ed i suoi
occhi oltrepassano il tempo e tornano indietro di decine di anni, tutto si
trasfoma, riconosce i luoghi e ricorda i fatti. Torna fuori “Qui c’erano due
americani con noi, poi una bomba; uno morì sul colpo accasciando la testa,
l’altro dissanguato per una ferita alla coscia. Quanto urlò prima di
lasciarci!”. I suoi occhi tornano giovani e piangono lacrime. I bambini lo
circondano cantando “Bella ciao”.
Si è partigiani
anche a 90 anni.
Liberamente tratto da una storia vera.
3 commenti:
Il partigiano è come il carabiniere.
Nei secoli fedele.
Il partigiano però non riceve stipendio.
Ora come allora, sono i volontari che hanno salvato e sempre salveranno l'Italia.
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