venerdì 4 maggio 2012

Oioioi




“Gastrrrrrrrrrrte Reflrrrrrrr 5glg Perrrrrr 2clg EVENTUALMENTE ....” La penna scivola sul foglio e ovviamente non si legge una sega, a parte “EVENTUALMENTE” scritto chiaramente in stampatello maiuscolo. Devono fargli un corso di scrittura medicale insieme alla laurea. Comunque il mio medico è simpaticissimo, livornese verace legge il Vernacoliere, mi legge sul Vernacoliere e ne parla coi miei, anche loro suoi pazienti. Ovviamente non sa che il mì babbo mi diserederebbe per quei pezzi, se solo avesse una qualche eredità monetaria. Comunque chiedo “Ma se mi va, posso mangiare cosa mi pare?”.
“Si, a parte il bufalo cotto alla maniera Apache, ovviamente”.
Ecco, sono stata digiuna due giorni e mezzo tra crampi di stomaco e spossatezza, per via di questo virus. In questo intervallo, oltre a dormicchiare tipo la mì nonna, ho potuto osservare con attenzione le venature di legno dell’armadio di fronte al nostro letto e riflettere sul concetto “Come si sta bene quando si sta bene”. Che sembrerebbe un pleonasmo, ma in realtà è un concetto assai profondo, su cui bisognerebbe riflettere più spesso.
Tipo il Primo Maggio.

3 commenti:

Henry Every ha detto...

Parole sagge, ma difficili da mettere in pratica.

Spartacus ha detto...

- Commuoversi alle immagini in TV dei bambini africani affamati, davanti a un bel piatto di lasagne.
- Lamentarsi del servizio sanitario mentre si riscuote la parcella senza fattura.
- Festeggiare il primo maggio andando a fare shopping nei negozi (tutti aperti) del centro.

Cosa c'è in comune?

Verosimile ha detto...

Possiamo provare a migliorare. Non siamo tutti uguali. Io ci credo. E ci provo.