lunedì 20 giugno 2011

Antipatia suprema accompagnata da una certa dose di superbia e orgoglio


Io! Assolutamente io. Non sopporto coloro che non rispettano il bene pubblico. Non sopporto chi pensa che un prato o una panchina siano di nessuno, mentre in realtà sono di tutti. Non sopporto chi sporca abusa e fa del bene comune un bene personale. Noi tutti paghiamo per quel bene, noi tutti dobbiamo mantenerlo pulito ed a disposizione.

Divento antipatica. Mi irrigidisco dietro ad un fare forbito, eccessivamente educato, privo di parolacce, quelle che uso in confidenza. Salgo sul gradino dell’“io no” e intervengo. Non riesco a girarmi dall’altra parte. Mi sono trovata una mattina alle 7,30 a gridare ad un signore che aveva abbandonato in un giardino pubblico la cacca del suo cane. L’ho minacciato di chiamare i vigili, gli ho chiesto nome e cognome.

Ho chiesto ad una ragazza con chewing gum rosa e cuffiette di togliere le scarpe dal sedile di fronte sul treno. Non ha capito. Le ho fatto capire. Ha tolto le scarpe. Le ho risposto “Grazie”, gelida. Mi ha detto “Grazie al cazzo”. L’ho lasciata lì nel suo crogiolo di parolacce, io stessa inacidita da certi atteggiamenti, innervosita anche dalle mie stesse azioni che non riesco ad evitare.

Ho richiamato un tipo che ha buttato un pacchetto di sigarette vuoto per terra.

Divento un albero, divento alta, divento dura come il legno, divento acida, antipatica, corrosiva, gelida, superba, distante.

Dusty almeno era simpatico, ma era un cartone animato.

3 commenti:

Gemma ha detto...

Allora associamoci e andiamo in giro per il mondo a far rispettare le cose, il mondo, le persone: io sono con te!!

Verosimile ha detto...

Ma non temi a volte che tutti ti odino? Comunque va bene, formiamo un'associazione per il bene comune.

Henry Every ha detto...

Quando ero un frequentatore abituale dello stadio, lessi uno striscione che diceva: "Il vostro odio ci farà più forti"