Dal libro "Quando Teresa si arrabbiò con Dio", di Alejandro Jodorowsy:
“Chiunque abbia un mestiere conosciuto, calzolaio, panettiere, minatore, carpentiere, pittore, orologiaio, medico, ingegnere, eccetera, è una preda dello stato, che lo sfrutta fino a succhiargli il midollo. Fare un mestiere normale significa perdere la libertà. Bisogna fare mestieri sconosciuti, che non abbiano a che vedere con la vita materiale, ma che producano stati di coscienza. Dobbiamo creare nuovi bisogni ai ricchi. Per fare questo non ci serve altra materia prima che la fantasia. Il maiale è abile, ma stupido. Della sua stupidità potremo vivere finché non giungerà all’autodistruzione. Fate visita per favore ai miei coinquilini, ho dato loro nuove attività. Con esse potranno sopravvivere a qualsiasi crollo dell’economia mondiale. Queste crisi colpiscono solo i poveri e i capitalisti minori. I pochi grandi, l’élite, non perdono il potere, cioè non perdono niente. Il maiale attraversa le crisi baldanzoso e pimpante. I miei discepoli, in questi momenti bui, si aggrappano più che mai alle sue setole...”
Ho deciso, farò l’amplificatrice di echi.
Nessun commento:
Posta un commento