venerdì 26 novembre 2010

Sono un ragazzo


Sono un ragazzo. Vado in giro per le vie della città. Non porto mai l’ombrello, aspetto che la pioggia mi bagni i capelli, e allora tiro su il mio cappuccio. Anche perchè ho una mano già occupata.


Mi accorgo che finisce il marciapiede, quando il gradino mi obbliga a scendere, allora ascolto, ed attraverso, da solo. Io non ho paura, io sono indipendente.

Nessuno mi chiede mai se ho bisogno di aiuto. Eppure stamani una persona, una donna, mi ha detto “Piove!” mentre uscivo dall’atrio della stazione. Voleva avvertirmi, perchè io non porto mai l’ombrello, aspetto che la pioggia mi bagni la testa per tirarmi su il cappuccio. Anche perchè una delle mie mani è già occupata a tenere il mio bastone. Io sono un ragazzo cieco.

2 commenti:

Spartacus ha detto...

... ed è bastata quella voce a scaldarmi l'anima.

Verosimile ha detto...

Lo spero.