mercoledì 11 febbraio 2009

Carnevale



Trovo la vita aziendale a tratti carnevalesca. È un piccolo mondo di valori alterati, talvolta ribaltati. Ad esempio, essendo l’ambiente prettamente maschile, le poche donne sono altamente rivalutate. Se una è appena decente, agli occhi di tutti appare una stratopa. Il guaio è quando esce, passa il badge, e pensa che l’effetto rimanga. Eppure si sa, il mondo è relativo, e fuori sarà una tra le tante, o addirittura bruttina. Analogamente per gli uomini, alcuni che godono di posizioni dirigenziali, appaiono bellissimi agli occhi di alcune donne, che non notano invece la pancetta e la totale incapacità, in alcuni casi, di sostenere una conversazione brillante in pubblico o con gli amici.
Il fenomeno più devastante l’ho notato durante l’Open Day organizzato dalla mia ditta. Perché si sa, molti qui dentro hanno l’amante fissa. Ormai si è abituati a vederli con questa persona, che da clandestina qui dentro diventa ufficiale. Quando si sono aperte le porte dell’azienda alle famiglie, queste relazioni si sono immediatamente, e per un pomeriggio, volatilizzate. Ed il coniuge ufficiale è arrivato a spodestare quello aziendalmente ufficiale, che ha dovuto battere in ritirata, stare con la propria, di famiglia, o addirittura uscire prima. E tutti a fare i complimenti ai figli, o che bella moglie, o che caro marito; ma un po’ ci dispiaceva per quell’altro, quello che alla fine c’è tutti gli altri giorni, a mensa, al caffè, e ci dispiaceva anche per il presente, troppo tranquillo per non essere cornuto. Che poi mi chiedo, ma che senso ha? Se proprio dovessi farmi l’amante, ne cambierei uno il mese, mica mi andrei a impelagare con un altro abitudinario, con gli stessi obblighi, le stesse noiosità, le stesse routine. Che palle!

2 commenti:

Paolino ha detto...

Io sono libero generalmente in aprile.

:))))

Verosimile ha detto...

Mo' me lo segno