Ieri primo giorno di scuola coi bimbi. In mattinata ci accorgiamo che quasi tutti i grembiuli sono ormai piccoli, quindi: Azione 1 comprare un paio di grembiuli più grandi. Pomeriggio dedicato all'acquisto del materiale didattico (Azione 2) che i maestri hanno fatto riportare sul diario scolastico. Ma prima servono le scarpe nuove per l'inverno (Azione 3). Di fronte ad una parete piena di calzature, con l'aiuto di un commesso gentilissimo, riusciamo a non comprare niente; i bimbi non sono convinti, ed oltretutto il grande cade da una panca e sbatte la testa su un'altra. Usciamo e ci rechiamo nel più vicino Bar, l'unico in Italia che non tenga ghiaccio, e che in cambio mi vende una bottiglietta d'acqua fredda da tenere sul bernoccolo.
Comunque l'Azione 3 è fallita, non mi piace girare per negozi. Ci rechiamo al supermercato dove anche l'Azione 1 viene annullata perché i grembiuli sono pressoché finiti. Nel frattempo lottiamo contro una calca di genitori e bambiniimpazziti per recuperare risma di carta, quaderni a quadretti, quaderni a righe, pennarelli, foderine colorate. Riusciamo ad accaparrarci qualcosa, Azione 1 completata! Però in casa non c'è più frutta, e visto che marito ha promesso che ci avrebbe raggiunti all'Iper, possiamo anche fare la spesa, poi ci aiuterà con le borse. Abbiamo quasi finito, prendo il cellulare e trovo un SMS "Amore sono a casa".
Amore sono a casa????
#@][!!!!
Avrebbe potuto scrivermi "Amore ti ho tradito", mi sarei incazzata uguale. Lo chiamo "Come sei a casa?", lo aggredisco.
"Sono arrivato all'Iper ti o chiamata non hai risposto pensavo tu avessi finito e sono venuto a casa"
"Non ho tue chiamate! - in realtà non lo so non ho controllato - Mi avevi promesso che saresti venuto. Ci vediamo a casa" e butto giù.
Ecco imparate questo uomini di tutto il mondo, ogni parola fatta a una donna è una promessa, ogni promessa è debito.
Arriviamo a casa che sono quasi le 20 con solo l'Azione 2 compiuta, più molta frutta. Vedo le luci accese di casa nostra, marito si affaccia giulivo sul terrazzo "Hai intenzione di guardarci da lì con le tue belle ciabattine, o scendi ad aiutarci?" esclamo. Si precipita giù, dalla velocità con cui arriva credo sia sceso con la fune nella tromba delle scale, e mi aiuta con le buste mormorando "Di solito fai da sola".
Non ricordo cosa gli ho risposto. Sicuramente qualcosa di acido e malvagio.
Sono davvero tremenda, ma ovviamente non chiederò mai scusa.
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