venerdì 27 agosto 2010

Curiosità



Abbiamo passato la serata accanto ai pescatori, seduti sugli scogli, le gambe penzoloni sopra il mare, con la luce del crepuscolo. Ad un certo punto un nonno, che pescava con la canna accanto al nipote, ha aperto una innocua scatolina di plastica bianca e ne ha tirato fuori un baco dalle dimensioni spaventose. Ci mancava un ROAR, ed avrei pensato ad un leone in gabbia. Mi ha detto “È il verme di Rimini, le orate ne vanno ghiotte”. Mi ha fatto vedere i denti neri, mi ha spiegato che può essere lungo anche 2-3 metri per 3 centimetri di diametro, che resta a lungo vivo nell’acqua. Poveraccio.
Costa 14 euro al chilo. Avete capito bene. Con 14 euro al chilo ci compro il pesce direttamente. OK, non l’orata fresca, ma chissà quanti vermi lenza ami piombi si usano per prenderla. Vabbè, è la passione per la pesca. Posso capire. Ma cazzo tenersi un simil serpente in casa per settimane! Poi uno si affeziona, chiede scusa prima di tagliare un pezzetto da usare come esca, dispiace anche se poi il verme sopravvive. Insomma ti viene di metterlo al guinzaglio e portarlo a fare pipì ai giardini, magari incontri un coniglio nano e fanno amicizia.
Secondo me il Verme di Rimini, fatto in forno con le patate tipo arrosto, è pure buono

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