venerdì 19 febbraio 2010

Nudo di donna che cuce



Ho scoperto ieri che una mia conoscente fa la spogliarellista. Me lo ha detto una conoscente comune, senti la’. La cosa mi incuriosisce, vorrei chiederele tante cose. Purtroppo io non ne sarei mai capace, mi vergogno, se faccio la sexy divento ridicola, la mia postura e’ condizionata da 15 anni di Judo agonistico e leggermente migliorata dagli ultimi anni di aerobica-total body-sanasega. Insomma non fa per me, cio’ anche le puppe parecchio piccine, ma magari si guadagna bene, suppongo. Senza necessariamente doverla dare, suppongo. Punto, fine del discorso.
Invece qui non si fa che parlare di questo, almeno ieri. Spero oggi no. Queste donnette bigotte schiave dell’aspetto fisico si palleggiano chi lo sfoggio di un trofeo (ovvero “Io conosco una che bla bla bla”, e allora i maschietti “Ma davvero? Fammela conoscere”. Ma pensate che ve la dia? Spiegatemi la logica perche’ non la capisco!) chi lo sfoggio della distanza (ovvero “Ah io volevo uscire con lei per un aperitivo, ma adesso che so cosi’ mica ci vado, che poi se mi vedono con lei chissa’ cosa pensa la gente”. E cosa vuoi che pensi? Mica guardano tutti te, mica esci con uno spacciatore o un mafioso o un assassino).
Insomma basta questo mondo bigotto mi ha stufata, mica sono meglio allora quelle sciacquette che in TV mostrano il culo e le tette rifatte facendo finta di essere “una tipa solare semplice la vicina della porta accanto”. E’ ipocrita e’ falso e’ da donnette. Che prima indossavano la cappina a fiori e stavano affacciate alle finestre a parlare con la dirimpettaia, adesso cianno i tacchi a spillo guidano la macchina e si lavano la bocca con i cazzi degli altri.

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