giovedì 1 ottobre 2009

Papaya

Oggi estetista, mi tocca. Il solito: inguine ed ascelle. Mi accoglie una tipa gelida, dalla pelle bianca, gli occhi indefiniti e la bocca orizzontale. Finita la tortura mi applica una fialetta contro i peli incarniti, che la avverto di non avere, una fialetta alla papaia per rallentare la ricrescita ed una per evitare gli arrossamenti. “È la nuova linea depilazione” mi avverte robotica, e intanto con due dita tiene un batuffolo di cotone che tampona sulla pelle con fare schizzinoso. Mica te l’ho chiesto io di fare l’estetista! Se volevi toccare solo il buono, dovevi fare la pasticciera.
Comunque ce li vedo, gli scienziati del pelo, a provare la papaia su una gamba depilata ed a misurare la ricrescita, confrontandola col kiwi spalmato sulle ascelle, il mango sull’inguine e il frutto della passione sui baffi. “La papaia è la meglio!” avranno esclamato ad un certo punto, magari c’è uscito pure un articolo sulla IEEE.
Unico effetto collaterale, “appiccicano un po’, ma è normale”, mi informa. Normale una sega! Mi sento come se avessi mangiato un caco verde, tutta ritirata proprio lì e sotto le ascelle. E poi aggiunge “Comunque sono solo 2 euro in più”. “Vabbè” sussurro io. Invece mi tocca sborsare 5 euro in più del solito; saranno due per le ascelle, due per l’inguine, e uno?
Per i dintorni del buco del culo, ovviamente.

2 commenti:

spina ha detto...

Mi fai fatto molto ridere!

nemo ha detto...

Meno male era papaia e non fico d'india.
Minchia che paura mi ha fatto la descrizione dell'estetista, mi si è raggrinzito tutto il borsello