lunedì 26 maggio 2008

Gianni Rodari - Il cielo e' di tutti


Qualcuno che la sa lunga

mi spieghi questo mistero:

il cielo è di tutti gli occhi

di ogni occhio è il cielo intero.

E' mio, quando lo guardo.

E' del vecchio, del bambino,

del re, dell'ortolano,

del poeta, dello spazzino.

Non c'è povero tanto povero

che non ne sia il padrone.

Il coniglio spaurito

ne ha quanto il leone.

Il cielo è di tutti gli occhi,

ed ogni occhio, se vuole,

si prende la luna intera,

le stelle comete, il sole.

Ogni occhio si prende ogni cosa

e non manca mai niente:

chi guarda il cielo per ultimo

non lo trova meno splendente.

Spiegatemi voi dunque,

in prosa od in versetti,

perché il cielo è uno solo

e la terra è tutta a pezzetti.

2 commenti:

spina ha detto...

Ho letto il tuo articolo sul vernacoliere .... sei grandissima!
Baci

Verosimile ha detto...

Grazie! Rischio la scomunica. :-)