sabato 26 settembre 2020

Capitano Piddu e il Mostro non marino

E arrivò il Mostro. Inutile fare finta di nulla perchè il Mostro, seppure invisibile, c'era, ovunque. E di fronte ai rischi di un'estate tra pareti di plexiglass, distanze e code per fare il bagno, la presenza di Barchetta divenne sempre più importante.

Non che Barchetta fosse mai stata abbandonata, o dimenticata, no assolutamente, ma quell'estate, l'Estate 2020, divenne davvero la protagonista.




Perché con Barchetta si poteva andare ovunque, lontano, senza problemi né restrizioni di sorta, ed era magnifico, liberatorio, rilassante.

Avete presente che dormite ci schiocco io in barca? Di velle colla bava sull'asciugamano, dé no. Di quelle che ti addormenti col rumore dell'acqua ed il brusio di altre persone che chiacchierano sui loro natanti, cullata dalle piccole onde.

E poi bada ganzo ho scoperto un'altra cosa, l'ancora galleggiante:


Serve a rallentare Barchetta mentre butti il granchio di plastica e cerchi di prendere un polpo, solo che quando l'hai preso, mentre lo tiri su, dovresti aver preparato il retino sennò quello ti fa il braccino con i suoi dieci tentacoli e si ributta di siusky in mare prima di farsi tirare su Barchetta.

Andiamo dal Voliani vai, si compra lì un bel polpo surgelato, le patate ce l'ho già.

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