lunedì 24 ottobre 2016

Verso Stoccolma

Sull'aereo per Stoccolma c'era un trentenne con acconciatura e baffetti alla Hitler. Non so se fosse per solo gusto estetico, e voglio sperare che non sia stato anche per tendenze politiche o ideologiche, ma devo dire che quando la hostess gli ha inavvertitamente (?) affondato il carrello porta vivande sul ginocchio sinistro, non mi è dispiaciuto moltissimo.
Le vivande: un tempo su un aereo ti portavano le lasagne anche alle 16 del pomeriggio. Devo ammettere che per non annoiarmi divoravo tutto e spalmavo formaggini su fette di pane duro. Adesso invece ore 21 un mini pacco di patatine salatissime, e basta.
Fa freddo. In albergo sembra di essere all'Ikea, stesso odore di legno fresco e vernice, e stasera mi sa che se voglio dormire devo montarmi il letto con tanto di brugole ed istruzioni.
Il caffè è imbevibile. Anzi, come direbbero i mi' figlioli, "il caffè fa ca'a". Quando ci vole ci vole.

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