giovedì 16 luglio 2015

Più forte di me

Certo ognuno fa ciò che vuole, ma lunedì al cimitero, proprio fuori dalla chiesetta di S. Tobia, c'erano davvero parecchi bambini, più di dieci e di tutte le età. Quando poi è finita la funzione, in aggiunta ai bambini molti adulti sono debordati fuori dalla cappella ed hanno iniziato a vociare, discorrere, ridere, parlare ad alta voce. Che fosse una commemorazione? Invece no, la bara era proprio lì accanto, e qui rischio quasi di essere truce, ma io e mia sorella abbiamo persino avuto il sospetto che tutte quelle persone fossero addirittura contente per quel decesso. Chi fosse non lo so, noi eravamo lì per nonna Ilva, e chi fossero quelli neanche lo so. Forse qualche comunità religiosa che vive tutto come una benedizione e accetta tutto con felicità. Questo, di nuovo non lo so. Ma quando, finalmente allontanandosi in gruppo, una di loro ha gridato agli altri "Ora si va a bere qualcosa di fresco insieme?" ho risposto io "...perché qui l'apericena non ve l'hanno dato".

Sorry, I couldn't resist (è stato più forte di me).

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