martedì 7 gennaio 2014

Piccoli incidenti casalinghi

Ieri sera stavo sparecchiando. Probabilmente stavo pensando al rientro al lavoro dopo le feste ed a tutte le attività che riprendono. Ho preso un bicchiere e mentre lo mettevo nell'acquaio (lavello n.d.r) ho urtato il bordo e si è rotto, inconsciamente ho continuato il movimento e mi sono procurata un bel taglio sotto l'anulare, mano destra. Mollo tutto, mi guardo la mano. E' gialla! Certo ho i guanti gialli da cucina. Noto che hanno un bel taglio. Li tolgo. Anche la mano ha un bel taglio! Marito si accorge, butta giù il telefono, mi sciacquo la mano la disinfetto, via bimbi non pestate i vetri con gli antiscivolo. Devo andare al pronto soccorso.
In salotto era come se avessero fatto esplodere una molotov sotto l'albero di Natale, perché lo stavamo smantellando e riponendo a pezzi nelle scatole.
Mio babbo si è offerto di portarmi al pronto soccorso mentre marito riorganizzava la casa e metteva a letto i bimbi. "Per fortuna era un bicchiere spaiato" ho detto a babbo mentre andavamo in ospedale. Sono arrivata alla 21,52 del 6 gennaio, mi hanno messo i punti alle 2,26 del giorno 7 gennaio. Il che vuol dire che ho avuto 4 ore e mezzo per chiacchierare col mio babbo. Non capita tutti i giorni.
Quando mi hanno chiamata sono entrata con una infermiera molto carina in un ambulatorio dove stava un medico molto serio e molto pallido.
"Avete sempre tutto questo da fare?"
"Stanotte è stata particolarmente impegnativa. Come ha fatto a farsi male?"
Racconto quella del bicchiere "...per fortuna era quello spaiato." Aggiungo per fare una battuta. Non sorto nessun effetto. Il medico aggiunge "Un classico taglio casalingo come se ne vedono molti". Il che mi fa sentire un po' anonima. Inizia a cucire, senza anestesia né ghiaccio, sottolineando che l'anestesia sarebbe solo un buco in più. Io sento dolore e l'infermiera carina aggiunge "E' la parte callosa della mano, sulle dita sarebbe molto più doloroso". Callosa una sega, io ho le mani morbide morbide; "sarò fi'osa" aggiungo, ma sento male eccome. Mentre il dottore mi cuce squilla il telefono fisso. Si allunga per rispondere, e mentre si allunga tira il mio filo della mia cucitura della mia mano. Gli vado dietro come un pesce all'amo. Come dice mia nipote G. di anni 12, dovevo immortalare il momento; il medico storto verso il telefono, da una parte il filo della cornetta che tirava, dall'altra il mio di sutura che pure tirava, ed io con la mano che cercavo di allentare la tensione e la tenevo verso di lui.
Finiamo i 3 punti, saluto, "Buonanotte" mi dice il medico "Buon lavoro" rispondo.
Mia mamma non ha dormito tutta la notte.

La prima cosa che ho fatto una volta tornata a casa è stata notare il salotto libero dagli addobbi natalizi, e gettare il guanto giallo con quel taglio deciso, uguale a quello sulla mia mano.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Se t'hanno dato tre punti, vor di' che hai vinto!
Battutaccia
In bocca al lupo
Damigiana

Verosimile ha detto...

Ho vinto la pianta come ai tappi della Festa dell'Unità. Dice li potevo anche conservare per la prossima volta, ma ho preferito di no.