martedì 12 ottobre 2010

Piccole tragedie quotidiane



Venerdì sera si è rotta la lavatrice, durante il super lavaggio del venerdì sera. Quando la centrifuga era ormai sul più bello, al momento del pathos, ha cominciato a fare un rumore diverso, e quando ha finito c’era odore di plastica bruciata.
“Marito, vieni a sentire che strano odore”
“Eh?”
Intanto scarico la lavatrice e mi accorgo che i panni non sono ben centrifugati.
“Vieni a sentire che strano odore proviene dalla lavatrice!”
Intanto mi accorgo che la centrifuga non gira più, non ci potresti neanche asciugare l’insalata.
“Eh?”
“Marito, si è rotta la lavatrice!!!”.
Arriva di corsa. Devo usarla più spesso, questa parolina magica. Chissà come sarebbe arrivato rapido se avessi detto “Si è rotta la TV”.
Bene, inizia a rovistare nel cestello, sposta la lavatrice scoprendo nuove forme di vita annidate nella polvere dietro l’elettrodomestico, intanto scendono i bimbi incuriositi e cercano di aiutare babbo, che si innervosisce perchè non riesce a riparare il sistema, ovviamente non per colpa dei bimbi.
Una lavatrice rotta è un problema.
Una lavatrice rotta durante il fine settimana è un piccolo dramma familiare. Potresti rimanere senza mutande pulite, essere costretta e rigirare quelle usate, o ancora peggio, dover ricorrere al lavaggio a mano! Il lavaggio a mano è l’incubo dei massai moderni, richiede tempo e fatica, non garantisce il risultato, ti rovina le mani, ti cosparge di gocce il sentiero dal bagno allo stendino, ti bagna tutto il terrazzo, eventualmente ti dà occasione di litigare con quello di sotto per via delle gocce di acqua. Per fortuna Nonna Isola si offre di lavare i panni in attesa della lavatrice riparata o nuova.
Comunque questo mese: revisione auto 400 euro, gomme nuove auto 395 euro, lavatrice?
Bisogna che consulti il mio oroscopo alla voce “Denaro”.

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