venerdì 30 novembre 2007

Autobus




Mi piace prendere l’autobus al mattino presto. Senza l’affollamento ascellare delle ore di punta, si può salire ed osservare. Osservare le persone che non si conoscono e che probabilmente non conosceremo mai, quei passanti che per strada ci scorrono davanti come una pellicola pubblicitaria cui prestiamo poca attenzione. Invece sull’autobus quei passanti sono persone. Signore ben vestite in tacchi e minigonne che si siedono, accendono il cellulare con sullo sfondo un macho muscoloso (sarà il fidanzato o un modello pescato su internet?), ragazzine con le cuffie la musica a palla e un cappello colorato sulla testa, giovani coi pantaloni a vita bassa e le spille a stringere i jeans ad altezza caviglia qualche brufolo e qualche amico con cui scambiare brevi commenti complici, operai di cantiere in tuta col casco anti - infortunio agganciato alla cintura, signore anziane con le calze anatomiche color carne e gli occhiali con la montatura di tartaruga, una ragazza che riesce addirittura a truccarsi mentre il bus ballonzola allegramente per le strade cittadine ancora buie.
A proposito, oggi è sciopero.

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