martedì 31 agosto 2021

Lo spartiacque

 Spesso mi dimeno nella pozzanghera dell'assenza. Stanotte ho sognato che mamma stava bene, ma io sapevo che stava morendo, e le chiedevo di registrare la sua voce. Spesso ripasso la sua voce perchè ho paura di dimenticarla.

Mi dispiace non averla salutata come avrei voluto. Giustamente mio marito mi dice "E cosa le volevi dire, Ciao?". E' giusto. Eppure quando il 2 luglio sono tornata dal concorso e lei era già lì sedata ed incosciente non so fino a che punto, a seguito di una crisi respiratoria, era già tutto finito.

Quella notte è stata agitata ed ha un po' delirato, tra la coscienza ed i pensieri strani. Ad un certo punto voleva alzarsi dal letto ed andarsene, ci ha anche detto "Mi avete rovinato" e poi "Non ci voglio più stare qui con voi". Ho provato dolore e tenerezza, ma lei ormai da giorni riusciva a malapena a lavarsi i denti sorretta da dietro da mio babbo, o andava a fare pipì con il nostro aiuto perchè anche quei pochi passi erano di una pesantezza mortale. Quel male oscuro l'ha mangiata piano piano, neanche tanto piano se ci penso. La chemioterapia non è servita a granché, forse ha anche peggiorato la situazione, indebolendo un corpo già provato, rosicando dei muscoli già disfatti. La medicina è stata praticamente impotente, nonostante tutta l'aggressività scagliata contro il suo male. Solo il gruppo delle cure palliative ha volto uno sguardo pietoso alla persona ed ha cercato di farla stare meglio, di calmare il dolore, di attivare la forza e curare qualche sintomo. Solo da loro ho visto un gesto umano, una carezza di conforto data in un momento duro ad un essere umano. 

Giorno dopo giorno mamma è caduta in un sonno sempre più profondo.

Scrivere mi aiuta a comprendere meglio. Non dico che il dolore sparirà, ma spero di razionalizzare meglio questa assenza, questa impotenza.

Abbiamo solo potuto dare amore. Non è poco, è vero.

Quando l'8 luglio mamma è morta, la mattina presto, avevo cercato nei giorni precedenti di dirle delle cose, non so se ha capito se ha sentito. Cose belle. Non avevo niente in sospeso con lei, qualcuno me lo ha chiesto, ma no, un normale rapporto madre figlia, un normale amore madre figlia. 

Dopo l'hanno portata via in un sacco come fosse un vecchio tappeto.


2 commenti:

Damigiana ha detto...

non so cosa dirti
ingollo il magone

Verosimile ha detto...

A volte è difficile, eppure fa parte della vita