lunedì 20 febbraio 2017
(Non) Sciare con la nebbia
Ogni volta che vado in settimana bianca mi chiedo "perchè l'ho fatto?". In effetti, parliamoci chiaro, partendo dal sentore di umido e piedi sudati del noleggio sci, fino alla vestizione totale per affrontare la corrida della neve, passando per le guance congelate quando fa freddo, o per la neve pappa quando fa caldo, è tutto un patire. A parte quei pochi minuti (5? 10?) di discesa libera, nel senso di "senza vincoli".
Comunque io odio sciare con la nebbia. No, mi correggo, io non posso sciare con la nebbia. Non posso perchè mi viene la nausea, e dopo la nausea il sudore freddo, e dopo il sudore freddo la voglia di vomitare. E siccome so che lo farei, vomiterei intendo, mi fermo in un rifugio aspettando che il cielo si apra un poco. Non pretendo il sole, ma magari trenta metri di visibilità.
I rifugi sono carini, caldi, ed il personale solitamente gentile. Stavolta mi serve una ragazza sorridente e giovane, che quando risponde alla mia domanda su "Quant'è per il mio tè?" esclama "Solo due euro".
Come solo due euro?
Ma non dovrei dirlo io, solo due euro! col punto esclamativo, oppure cavolo due euro!! con due punti esclamativi?
Bo.
Alle sue spalle mi distrae la scritta "Si può bere anche senza divertirsi". In effetti...e con solo due euro!
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4 commenti:
boia!
Sa dio quanto ti chiedono per un ponce!
Sanno una sega come si fa il ponce
E' tuo preciso dovere diffondere la conoscenza
Boia m'hai fatto venire voglia di andare di volata dal Civili
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