Il mio collega Gi
arriva di corsa ed entra nell’Open Space: indossa giacca e scarpe da
ginnastica. Elegante, ma comodo, quindi. Si accinge ad affrontare una curva a
destra per aggirare una scrivania vuota. Inciampa sulla base a raggiera della
poltroncina grigia da ufficio lì accanto. Cade, si sente un rumore sordo, tutti
si voltano, attoniti. Gi finisce sotto una scrivania più avanti, gli vedo solo
la testa e quasi non lo riconosco. Siamo tutti pietrificati: sarà svenuto o
caduto? Ma Gi si rialza, veloce, continua la sua corsetta, raggiunge la sua
scrivania, prende il PC portatile, cambia marcia e ancora di corsa esce dall’Open
Space col PC in mano, tra lo sguardo esterrefatto di tutti.
Ditemi voi se
questa non è motivescion.
2 commenti:
Ritardescion?
Vigion!
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