venerdì 17 dicembre 2010

Quando nevica all'improvviso

"Dai bimbi che oggi le maestre a ricreazione vi portano fuori a fare a pallate"
"Davvero?"
"SI davvero!"
Per i bambini la neve è sempre una gioia ovattata, da ridere e tirare, da bagnarsi, ma chi se ne frega. Io ovviamente ho le scarpe sbagliate, quelle che respirano quando invece dovrebbero isolare, quelle un po' aperte quando dovrebbero coprire. Ho guanti e cappello. Tra colleghi ci siamo affacciati fuori a vedere questa magia bianca, qualcuno si spaventa e rientra a casa in anticipo, qualcuno tira una pallata, qualcuno si interroga sul perchè si tirino su i tergicristalli delle auto.
Marito è bloccato per strada nel traffico, senza cibo. Marito sopporta tutto, tranne la carenza di cibo.
Non riesco a chiamarlo, la rete è bloccata. Non riesco neanche a lanciargli un panino.
Non oso prendere la macchina. Non oso prendere un treno, anche la stazione è bloccata.
Aspetterò il caldo.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Eh, già!
Pensa che io ho dovuto camminare da Firenze fino al paese dove vivo e ci ho messo qualcosa tipo tre ore.
Ma và, è stata una giornata diversa!
Sono stanca ma un'altra camminata sulla neve stasera me la faccio.

P.S. Ho trovato il tuo blog per puro caso, digitando Firenze Rete Cellulari.
Ehehe.

Verosimile ha detto...

Non c'entro niente con Firenze Rete Cellulari, ma almeno abbiamo avuto un problema comune. Il caldo, poi, non è arrivato.

Paolino ha detto...

Vero,
ma come mai tu appelli i tuoi famigliari (e specialmente tuo marito) sempre senza articolo?

Verosimile ha detto...

Solo mio marito, che è anche mio collega. E quando io lo appellavo "mio marito" i colleghi toglievano ovviamente il "mio", quindi ora è marito per tutti.

Paolino ha detto...

Capito, grazie!