Stento a capire come l'individualismo imperante si concili con l'era dei social network, dove possiamo condividere tutto, creare gruppi e raccogliere punti di vista ed iniziative. Che sia il proliferare di informazioni inutili oppure scontate che ci fanno mettere un "mi piace" così, tanto per fare, oppure il considerare tutto così virtuale lontano inverosimile. Che sia questo a farci sempre tirare fuori le gambe ed il cuore, ad evitare di coinvolgerci un po' di più, a scagionarci dal fare effettivamente e realmente qualcosa, che si tratti del corpo di un bambino siriano dimenticato su una spiaggia o di un collega che sta per essere cacciato.
Tutto ormai ci scivola sulle dita.
5 commenti:
Io credo che i social siano proprio lo specchio di questo individualismo che viviamo.
Chi scrive sui social, in genere ed è un mio punto di vista, lo fa per emergere, per farvi vedere, per raccogliere consensi... Difficile che dietro ci sia il fine di informare o di condividere puro e semplice.
Chi interagisce lo fa per avere successo o notorietà riflessa.
Tipico esempio è la star di turno che tuitta una qualunque minchiata, e riceve una miriade di interazioni, e, se guardi, non risponde a nessuna di queste!
Vuol dire che chi scrive non ha alcun interesse ad aprire una qualche discussione in merito al contenuto, e tutti gli altri che rispondo sapendo che non verranno minimamente considerati, lo fanno solo perché quel post è una cassa di risonanza.
Altro esempio sono le interazioni (ma chiamiamole con il loro nome: liti) che avvengono sempre e solo tra star di pari livello. E' evidentemente una battaglia per il potere, niente di più...
Mi piace la tua analisi. Il "social" nasce per il sociale e diventa poi per l'individuale. Comunque c'è bisogno di un cambio di rotta, soprattutto considerando il momento economico e politico che stiamo vivendo.
Di sociale in senso positivo, i social, hanno davvero ben poco, se non nulla.
Se con sociale intendiamo semplicemente una società di individui che usa una piattaforma comune per dar sfogo alle proprie voglie, allora sì.
Sul cambio di rotta ti seguo, ovviamente svoltiamo a sinistra...
A babordo, sempre che il vento e le onde ce lo permettano.
Cazzi quella gomena, appunto!
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